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105. Francesco Sforza ad Antonio Porro e Antonio Bigli 1450 ottobre 21 Milano

Francesco Sforza comunica ad Antonio Porro, Antonio Bigli e agli altri soci dei dazi di Cassano d'Adda la sua disponibilità a restituire loro il porto di Cassano d'Adda, lasciandone però la cura al commissario. In compenso di questa cura dispone che i cassanesi diano al commissario dieci fiorini mensili, con la prospettiva che le terre circostanti vi possano contribuire.

[ 23v] Antonio de Porris et Antonio Bilie ceterisque eorum sociis participibus datiorum Cassani.
Audita la petitione quale ne fate del porto da Cassano et intese le ragione quale allegate havere in quello, dispositissimi che a voy et a qualcha nostro subdito siano servate le loro ragione, siamo contenti et volimo che dicto porto ve sia restituito. Et cossì scrivimo al nostro castellano et commissario de Cassano (1) che ve lo restituisca cum ogni ragione habiate in esso et, mettendove ala posessione d'esso, ve dia ogni aiuto et favore per mantenervilo cum le ragione et preheminentie pertinente a quello. Ma, perch'è nostra intentione che esso nostro commissario per bene del stato nostro habia cura d'esso porto, per sapere chi va et vene, et parendone ragionevele che de tal cura habia qualche premio et considerando nuy che le terre circonstante, quale solevano pagare el salario del'offitiale del dicto porto, cossì sonno desfacte et anichilate per le guere passate che a tal spesa non poteriano contribuire, fin a tanto che non siano uno poco refacte, ve confortiamo quanto più possemo che vogliati respondere et fare dare al prefato nostro commissario, quale haverà la cura de dicto porto, ogni mese dece fiorini a moneta deli denari uscerano del datio de dicto porto. Et questo fin a tanto che le terre circonstante siano uno poco refacte, che possano pagare tal salario, come hanno usato fare, non intendendo però per questo che sia preiudicato in alcuna cosa ale ragione, le quale intendemo ve siano observate. Ma questo rechiedemo per la imposibilità dele terre circonstante. Come havemo dicto, fatelo adoncha et ne fareti piacere assay. Data Mediolani, die xxi octobris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Villano da Gualdo (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 602), segnalato solo quale castellano di Cassano d'Adda.