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296. Francesco Sforza a Benedetto Schiti 1450 novembre 19 Milano

Francesco Sforza vuole che Benedetto Schiti, podestà di Casalmaggiore, annulli la condanna di Marco di Giacomo Romanetto, così come il duca ha rimesso quanto spettava alla Camera ducale e a lui stesso.

Potestati Casalis Maioris (1).
Più dì sonno et mesi, secondo siamo informati, che uno Marchio de Iacomo da Romanetto fo condemnato in certa quantità de dinari, come se dice appare lì, per havere batuto uno famiglio de uno compagno de Donino de Parma, nostro conductero. Siché volimo et per queste te dicemo et commandiamo debie cassare et annulare et circundare dicta condemnatione al dicto Marchio, al quale havemo remesso et concesso quanto spectasse ad nuy et alla Camera nostra. Siché fa quanto te dicemo senza exceptione et replicatione alcuna. Data Mediolani, die xviiii novembris 1450.
Iohannes.