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428. Francesco Sforza al commissario, al podestà e al referendario di Piacenza 1450 dicembre 3 Milano

Francesco Sforza vuole che il commissario, il podestà e il referendario di Piacenza osservino per i frati e i canonici del monastero piacentino di San Benedetto le esenzioni accordate da Filippo Maria Visconti

[ 87v] Commissario (1), potestati (2) et referendario Placentie (3).
Volendo usare liberalità con li venerabili frati et canonici regulari della observantia de Sancto Augustino, habitanti nel monastero de Sancto Benedecto de quella nostra città, quali intendiamo essere de bona vita, siamo contenti et volemo gli faciate observare l'exemptione quale havevano dalla felice memoria del'illustrissimo condam signor duca passato, nel modo gli era observata a quello tempo et ulterius ne faciate mencione neli novi incanti del'anno havenire. Data Mediolani, die iii decembris MCCCCL.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 487, dal 1451 luglio).
(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 489, dal 1451 agosto).
(3) Identificato come Nicolò de Calcaneis (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 491), tuttavia l'inizio della carica (1451 gennaio 1) è successivo alla lettera di nomina (1450 giugno 13) e alla data della missiva registrata.