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522. Francesco Sforza al Consiglio segreto 1450 dicembre 15 Lodi

Francesco Sforza comunica ai membri del Consiglio segreto di non consentire il continuo suonare delle campane. Vuole si revochi la disposizione circa il gualdo, considerata la forte opposizione dei sudditi d'Oltrepo.

Dominis de consilio nostro secreto.
Havimo recevuto le vostre lettere circa el facto de quello sonare de campane, cusì liberamente e vanamente, el quale non n'è piaciuto de niente per li respecti quali recordati prudentemente, pur non siando facta la cosa se non simpliciter et sine dolo, non ne pare da fare altro per questo. Vi commendiamo molto del'aviso et plaudiamo la inhibitione havite facta, perché non se soni più senza licentia, et volimo sia observata. Ceterum circa el facto dela gabella, sive datio del gualdo per la inhibitione facta, havimo questi dì havuto di molte lettere dali nostri subditi de là da Po, quali se gravano ultra modo de tale inhibitione, et il simile ne scrive li nostri officiali de là da Po del grande murmuramento; et de questo pertanto non ne pare per adesso de provedere più oltra. Volimo adunca che soprasedati et revocate la dicta inhibitione, et cossì facete et revocatela subito per vostre lettere. Laude, die xv decembris 1450.
Cichus.