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674. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Casalmaggiore 1451 gennaio 25 Lodi

Francesco Sforza dice a podestà, comune e uomini di Casalmaggiore di non importunare il marchese di Soragna per farlo contribuire alla spesa degli argini. Si congratula per la decisione di fare l'argine grosso come l'altro.

[ 140r] Potestati comuni et hominibus Casalismaioris.
El spectabile marchexe da Soragna ne ha dicto che vuy lo voliti artare ad contribuire insieme cum vuy ala spesa del'arzene contra lo dovere, significandone luy non essergli attenuto né may haverli contribuito per lo passato. Il perché essendo cossì vi commettiamo et volimo che non lo debiati molestare né artarlo alla dicta spesa, neanche fargli innovatione alcuna contra l'usato. Ceterum siamo advisati che, facendose le arzene de legiere grosse como quello altro, sarà grande commodità ad quella nostra terra, et anche a nuy. Pertanto parendo a ti, potestate, et ad vuy, homini, de farlo grosso et ad quello modo facto come è l'altro, seressemo nuy contenti et ne haveressemo grande a piacere. Et cossì ve confortiamo che per el bene vostro et nostro, lo vagliati far. Al quale volimo nuy che ogniuno gli contribuischa per la rata sua. Laude, die xxv ianuarii 1451.
Cichus.