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770. Francesco Sforza a Giacomo Spinola della Rocca 1451 febbraio 7 Lodi

Francesco Sforza rinfaccia a Giacomo Spinola della Rocca tutti i tentativi fatti per avere un colloquio con lui circa la restituzione al nipote Adamo Spinola della Rocca di luoghi e beni suoi. Ora il duca ha deciso di procedere contro di lui e i suoi seguaci como ribelli et inimici publici.

[ 166r] Iacobo Spinule della Rocha.
Quamvisdio già molti anni et vivendo la bona memoria del'illustrissimo duca Filippo Maria, patre et predecessore nostro, habbiamo più volte inteso como inhumanamente et acerbamente privasti Adam Spinola, nepote et consorte tuo, dela rocha, patrimonio, lochi et beni soy, et continuamente l'hay tenuto privato, quamquam etiam dopo l'acquisto del dominio de Mediolano, dal'illustrissimo misser lo duce de Zonoa et dal spectabile albergo de vuy Spinuli et da molti altri noctabili homini ne sia strectamente recomandato esso Adam et siamo confortati et stimulati che senza altro expechio lo remettissimo in casa, quamquam etiam ne sianno innumerabile littere et testimonianze del prefacto signore nostro padre et d'altri del'inocentia et pietate et iusticia della caua soa et l'habbiamo più cara che lo crestallo, nientedemeno, como quelli habbiamo cara et amemo la casa Spinola et comunamente tutti gli Zenoesi et como quelli de nostra natura usiamo voluntera humanitate, patientia et benignitate, deliberassimo amonirte et cossì per nostre littere presentate per Martino Galante, cavallare della corte nostra, fina al tertiodecimo giorno de decembre passato, te scripsimo como Adam era presso noy et venisse tu anchora fra octo giorni alhora proximi et, se volive allegare et pretendivi più una cosa che un'altra, fosti inteso et administrata rasone; ma tu, respondendone assay ligieramente senza fondamento alcuno, non solum non venesti né comparesti como dovivi, immo voltasti le spalle et andasti altroe et demonstrasti molto bene che puocho extimavi la monicione bona disposicione et tanta humanità nostra et l'honestate, rasonee et iusticia et l'honore et dovere tuo. Da po', circha il principio del mese proximo passato, hay scripto a Zorzo d'Annono, commissario nostro in Tordona et quelle parte terdonese, che volivi venire a noy per la casone de Adam Spinola et domandavi salvoconducto. La domanda del qual savoconducto facile et manifestamente dechiara como sey in colpa et cognsce havere fallito contro noy et commesso delle cose per le quale non debbi né poy venire liberamente, dischiari etiandio non hay disponicione nì animo de fare la voluntade nostra et dovere tuo et quello la rasone richiede, immo, chiarita che fosse la cosa levate le velle, ritornare alla spllunchca et denovo trare di calzi; ma che peghio è et più detestabile, hay fina alhora havuto il salvoconducto del dicto nostro commissario et ulterius noy anchora [ 166v] quali non voriamo manchasse una minima cosa ad indurte quietamente et sparaginarti le battiture, fin al decimoseptimo del predicto, repplicatote che venisse fra altri octo giorni, et tamen nì s'è venuto nì comparsso, perseverando nela pertinacia, inobediencia et insolentintia tua et spresiando l'honore tuo et dela casa, pervipendendo le nostre monicione et spresiando la rasone, l'humanitate, la pietate, la iustitia et l'altissimo Dio et le lezi humane et divine, et in forma se può dire largamente de ti quello che se dice: "induratum est cor pharaonis", et noy speriamo con mancho fatiga havere induto il sodano de Babilonia. Siché, lacessiti et incitati da tanti sinistri modi, da tanta abstinanza et desobedientia et da tante enormitate et iniquitate toa, quale non solamente noy ma quelli saxi et monti poria commovere, habbiamo deliberato voltare remedio et provare le possanze et arme et con esse farte quello che in quatuordeci anni, con tante exortacioni, piacevolezze et ammonicioni, hay con una barbarica acerbità recusato de fare; et denonciamote che se, recevuta la presente, de tracta et in quello giorno medesimo non consegni quella rocha in mane del dicto Zorzo, faremo procedere contra ti et ali toy sequaci non altramente como ribelli et inimci publici, et daremoti ad intendere che, dopo la pacientia et tanta supportacione sappiamo usare la possanza et, como se dice, habbiamo triacha ad ogni veneno, et acioché vedi che, habiando sprexiata tanto tempo la quieta et drita via, sequendo et cerchando l'alra per iniquitate et demeriti toy, sii caschato in ruina. Data Laude, die septimo februarii MCCCCLI.
Cichus.