Registro n. 4 precedente | 104 di 1893 | successivo

104. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1451 gennaio 21 Lodi

Francesco Sforza ordina al Regolatore e ai Maestri delle entrate che si proceda all'incanto dei dazii, ivi compreso qello del sale. Qualora avessero motivi che detto incanto possa pregiudicare le entrate ducali, chiede che lo vogliano advisare chiaramente del vostro parere.

Regulatori et Magistris intratarum.
E' stato qui da noy Lucha Bertano, canzelario delli magnifici signori da Coreza, et ne ha dicto ch'el facto de Pavia, cioè l'assignacione che noy gli havemo facta lì sopra la abdictione delli datii, è per havere loco et che già la dicta abdicione è principiata ad incantare a denari contanti con consentimento et volere delli deputati della provisione de Pavia, per modo che gli dicti signori et noy ne porissimo valere delli denari della dicta abdicione, ma che vuy li fati certo obstaculo, cioè che non ve pare per modo alcuno che sia incantata la abdictione del sale de quella nostra cità per lo rasonamento havimo havuto altra volta cum vuy de adequare li precii del sale de tutto li lochi del dominio nostro. Unde ve dicemo per quanto noy intendimo et comprendimo circha questo facto, ch'el ne pare che vuy non gli debbiati contradire, sì per respecto che questo se fa, como havimo dicto, cum consentimento [ 40r] delli deputati et citadini nostri de Pavia et sì etiam perché questo facto ne pare non habbia ad preiudicare né dannificare le intrate della Camera nostra, siché essendo cossì, vogliati lassare prosequire allo incanto della abdicione del sale et delli altri datii. Ma, se vuy gli haveti altre rasone in contrario et ch'el ve para non se debbia fare cossì como havimo dicto et che havesse ad preiudicare alle intrate nostre, in questo caso ne vogliati advisare chiaramente del vostro parere et de quello che noy gli havimo da fare, perché haverimo assay caro de intendere lo dicto vostro parere, considerato che (a), per quanto noy (b) comprendimo et per la informacione che havimo havuta da altri, ne pare se debbia fare cossì como havimo dicto. Ulterius noy ve mandiamo qui incluso certo ricordo (c) che ne ha facto dare el conte Marcho Cerato da Parma, como in esso vedereti, sopra lo qual, lecto che l'havereti, pigliati quella deliberacione che ve pare. Laude, xxi ianuarii 1451.
Cichus.


(a) Segue quello depennato.
(b) Segue gli havemo a fare depennato
(c) Alla lettera era allegato l'originale del documento n. 105