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1163. Francesco Sforza al Consiglio segreto 1451 luglio 30 Cremona

Francesco Sforza scrive al Consiglio segreto sulla situazione della peste in diverse città del Ducato; esprimeil suo rincrescimento in merito all'editto emanato dal duca di Genova sulla peste in Lombardia.

Dominis de Consilio secreto nostro.
Veduto quanto per doy vostre lettere ce scriviti delo edito emanato per lo illustrissimo signore duce de Genova et officiali de quella città per caxone della peste de Lombardia, et del scrivere haveti facto ad misser Iohanni de Alexandria; per questa casone, et similiter deli damni se inferiscono ali homini del paese per li soldati allogiano verso Sacra, ve respondemo commendandove havere facto bene in havere scripto ad misser Iohanne et havere preposto inanti il partito diciti; ma bene vorressemo li replicasseno che per bene in alchuni lochi de Lombardia sia conditione de peste, tamen li ne sonno per deli altri assay che non ce è niente et sonno sani come è Pavia, Piacenza, Cremona et Lode et deli altri, che non ce pare raxonevele che lo edicto sia generale; et parendove subiungere etiam che questo anno passato, che la conditione era a Genova, nuy non ne fessemo altro caso, né fu emanato per nuy altro edito contra dicta città; et che cossì voglia dire al prefato signore duce et officiali circha la continentia del'altra lettera deli damni, nuy habiamo facto vedere per sapere chi allogia in quello paese et nesuno ce l'ha saputo dire. Il perché vogliative informarve chi sonno quilli soldati gli allogiano et avisaticene che li provederemo per tale forma che ve accorgeriti ce dole fin al'anima che recresemento alcuno se faccia. Data Cremone, die xxx iulii 1451.
Andreas Fulgineus.