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120. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1451 gennaio 23 Lodi

Francesco Sforza ordina al Regolatore e ai Maestri delle entrate di dare a Vincenzo Scalona, cancelliere del marchese di Mantova, tremila ducati. Qualora non si potesse fare, ha parlato con il conte Gaspare Vimercati perché con il conte Filippo Borromeo si provveda al pagamento dei ducati. Circa la pezza di zetanino si faccia quanto da lui scritto. Ordina che si paghino i debiti del castello fatti da Marco Leoni e dagli altri l'anno passato per circa seimila lire. Vuole infine che si arrivi a una conclusione circa l'assegnazione di 36.000 ducati per il castello, ma nel frattempo si trovino denari perché vi si continui a lavorare.

Regulatori et Magistris intratarum.
Vene lì Vincenzo dala Scalona, presente portatore, cancellero del'illustre signor marchese de Mantua. Pertanto, come per altre da nuy seti stati informati, volimo che provediati ch'el dicto Vincentio in nome d'esso signor marchese habbia per tutto questo presente mese de zenaro ducati treamillia, zoè ducati 3000, non obstante che l'assignatione del signor messer Carlo (1) sia del mese de marzo. Et, in caso che questo facto non potesse havere loco ad questo tempo, come è el desiderio nostro ch'el gli sia satisfacto, ne havemo parlato qui al conte Gasparro da Vimerchato, che vene là de presente, ch'el veda insieme cum vuy per ogni modo che sia possibile cum lo conte Filippo Bonromeo che siano pagati omnino al dicto Vincentio in lo dicto termino questi treamillia ducati, remossa ogni casone et contradictione, facendo ogni scriptura opportuna al dicto conte Filippo ch'el sia cauto del facto suo. Et questo fati non manchi per cosa alcuna, perché vedeti quanto questo facto ne importa al stato nostro. Dela peza de zetanino overo dalmaschino cremosi brochato de arzento non dicemo altro, se non che fati in ogni modo che questa peza se habia ad tempo senza exceptione alcuna, come per altre nostre ve havemo scripto. Et cossì fati sia exequito quanto ve havemo scripto circha el facto dela salla che se deve fare in la piaza del paschare del castello de porta Zobia per la giostra che havemo ordinato de far fare. Circha alla lista che ne haveti mandata deli resti deli datii, sopra li quali era facta assignatione per lo castello de porta Zobia, et cetera, havemo inteso quanto ne haveti scripto et, perché per altre havereti inteso quanto bisogna circha questo facto, ve dicemo che de questi resti predicti vuy provediati ne siano pagati li debiti del castello che Marcho Leone et deli altri feceno l'anno passato, che sonno circha sey (a) millia libre, zoè libre 6000, che restano ad pagare. Et cossì vediati ch'el se piglia conclusione ad questo novo assignamento deli trentasey millia ducati per lo castello, ma in questo mezo ch'el se pigliarà dicta conclusione provediati cum effecto che se trovano tancti dinari sopra lo dicto novo assegnamento [ 44r] che possano loro fare quello lavorerio havimo ordinato et non se habia casone de perdere tempo. Alla parte del sale del signor messer Malatesta, vediati subito de respondere alla signoria sua overo mandare la resposta ad nuy, che nuy la mandaremo, ma fati che ne advisati de quello che gli respondereti. Laude, die xxiii ianuari 1451.
Cichus.
Franciscus Sfotia Vicecomes manu propria subscripsit.


(a) sey aggiunto in interlinea.

(1) Carlo Gonzaga.