Registro n. 4 precedente | 1324 di 1893 | successivo

1324. Francesco Sforza a Bernardo Antonio de' Medici 1451 novembre 7 Parma

Francesco Sforza, nel confermare a Bernardo Antonio de' Medici la nomina a governatore di Parma, lo sollecita a recarsi in quella città entro quattro o cinque giorni per discutere con lui di alcune cose relative a quella cittadinanza.

[ 307r] Bernardo Antonii de Medicis.
Segondo che doveti essere informato per il spectabile Diotesalvi ambaxiator firintino, nuy havimo deliberato già più de uno mese passato ellegirvi et ita ve havimo electo a governatore de questa nostra cità cum ferma et indubitata speranza che per vostra singular virtù ve debiati portare cussì factamente che et la citade ne porti bonissimo regulamento et nuy ne remagnano satisfacti et cum l'animo quieto; et cum questa voglia siando nuy vinuti qua, se credevamo trovarvici, desiderosi conferire et parlar cum vuy in presentia de quisti nostri citadini et dargli ad vedere la extima et concepto facimo de vuy et dela virtute vostra, et cussì anchora dir ad vuy dele cose havessimo a fare. Et certe, non havendovi trovato qua ne siamo trovati malcontenti, perché troppo ne giovava mostrar impresentia de questo populo cum quanto ministerio ve havimo facto venire qua, advisandovi che questi nostri citadini, per le conditione deli tempi passati, sonno vevisti in modo de homini senza leze et per questo gli bisogna tal homo qual ve reputamo, per ponergli quilli ordini et modi de vivere che siamo certi poneriti et tale che, achadendo la partita vostra, potessero stare senza offitiale o rectore. Et cum questo animo et oppinione vivimo nuy dela virtute et suficientia vostra. Per queste, adoncha, triste cose, vi confortiamo et pregamo che vogliati afrectar la vinuta vostra quanto più presto ve sia possibile; et quando bene non fusti cussì tucto in puncto, como voresti, non monta troppo che poy de giorno in giorno ve poteriti poy meglio provedere. Et per questo mandiamo el presente cavallaro aposta per advisarvi che vi aspectaremo qua quatro o cinque dì al più, fra quali ve pregamo iterum atque iterum che ve vogliati retrovar qua. Et per una cosa non ne poresti più compiacere. Data Parme, die 7 novembris MCCCCL primo.
Iohannes.