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1688. Francesco Sforza al capitano di Casteggio 1451 settembre 25 Lodi

Francesco Sforza ordina al capitano di Casteggio di non dare noie per tassa di cavalli a Montefarolo, Conco e Albologhio, già governati pacificamente da Luigi, marito di Luchina, fin da quando li ebbe da Filippo Maria Visconti.

[ 334v*] Domino capitaneo Clastigii.
Ad instantia dela magnifica madonna Luchina del Verme ne è stata facta querela che novamente tu hay taxati certi cavalli al'homini suoy de questi tre lochi in la presente descripti, videlicet: Montefaralo, Concho et Albologhio, li quali ha tenuti et posseduti pacificamente el magnifico quondam conte Aluysio, suo consorte dal primo dì che luy se condusse ali servicii dela bona memoria del illustrissimo signore nostro padre et socero quondam duca passato, perfino al dì che esso quondam magnifico suo consorte passò de questa vita; et che may in questo tempo essi homini non forono molestati per li officiali del prefato illustrissimo signore quondam duca passato ad contribuire a taxe de cavalli né ad altre simile spese; et cum grande instantia ne ha facto rechiedere vogliamo havere informatione de questo facto et trovando essere cossì, como ne ha facto exponere, che faciamo provedere per forma che ali dicti suoy homini non sia facta novità né molestia alcuna per questa taxa, né etiam per altre spese. Et perché la dimanda sua ne pare licita et honesta, volemo debbi chiaramente informarte se cossì è como havemo dicto de sopra, cioè ch'el prefato magnifico quondam magnifico conte Aluyso habia tenuti et posseduti quelli lochi pacifice, et essendo cossì, levarli subito dicti cavalli li quali li hay taxati et in futurum non farli novità né molestia alcuna, perché non è nostra intentione de preiudicare ale raxone dela prefata magnifica madonna, ma piutosto gli le volemo conservare et augumentare. Data Laude, xxv septembris 1451.
Iohannes.