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1709. Francesco Sforza al luogotenente di Luchina Dal Verme 1451 settembre 27 Lodi

Francesco Sforza scrive al luogotenente di Luchina Dal Verme di non costringere persone già contribuenti in Monte Brianza a contribuire anche con quelli della pieve di Incino.

[ 339r*] Locomtenenti magnifice domine Luchine de Verme.
Perfin ad xiiii del presente nuy vi scripsimo che non devesti artare né astringere Antonio del Mazono con li fratelli del quondam Ghirardo de Bonazina dela squadra da Nibiono, né alcuni altri dela squadra deli Maniri ad contribuire a carico alcuno incumbente al'homini dela pieve de Incino, tam per cassone de taxe con logiamenti, quam etiam per altre cassone, perché sonno essi obligati a contribuire insieme con l'homini nostri del Montebrianza per vigore dela conventione, qualle hanno facto con nuy dicti homini. Attendo che non è honesto né licito che siano astretti in duy lochi como per esse nostre litere puy largamente potesti intendere, et perché per et in la dicta conventione sonno descripti et nominati Ghirardo et li fratelli da Rigamonte, qualli habitano in Sugurono et Contemero, qualli similmente se ne hanno fatto lamenta essere molestati ad instantia de quelli dela dicta pieve de Inzino per lozamenti de cavalli et tasse et etiam per altre caxone, el che ne è molto molesto. Ve committiamo et volimo che da mò inanzi debiati desistere da fare molestare dicti prenominati Antonio del Mazono et fratelli et Ghirardo et fratelli et cadauno altro (a) qualle contribuischa cum li predicti nostri homeni del Montebrianza per vigore dela dicta conventione per qualuncha casone si voglia, revochandoli ogni molestia facta et facendoli restituire integramente quanto egli stato tolto per dicta casone et facendoli relevare de cassa sua quelli cavali gli sonno mandati, preservandoli da ogni caricho, tam per logiamento et taxe, quam etiam per altri carichi incumbenti al'homini dela dicta pieve de Inzino, siché dicti Girardo et fratelli et tuti li nominati in la dicta conventione non habiano a tornare puy da nuy cum tal lamenta, el che ne serà molto molestisimo. Data Laude, die xxvii septembris 1451.
Cichus.


(a) Segue tale depennato.