Registro n. 4 precedente | 172 di 1893 | successivo

172. Francesco Sforza al podestà di Castelleone 1451 gennaio 31 Lodi

Francesco Sforza vuole che il podestà, il comune e gli uomini di Castelleone provvedano ai soldati oltre che con strame anche con legna, onde evitare che taglino alberi da frutto e viti.

[ 54v] Potestati (1), comuni et hominibus Castrileonis.
Sentimo pur che quelli nostri soldati tagliano del'arbori fructiferi et dele vite lì intorno, che redunda pur in grande danno vostro, dela qual cosa ne recresce molto, ma, perché per tucto dove se retrovano allozare deli soldati nostri gli fi provisto dele legna per loro uso, pertanto vi strengemo et volimo che ad essi soldati nostri allozati là debiati anchora vuy provedere a dare del strame et legne per loro usare, aci non habiano casone de fare damno alcuno in essi vostri arbori et fructi et se vedano essere tractati da vuy como sonno li altri soldati nostri da quelli dove allozano. Laude, ultimo ianuarii 1451.
Iohannes.


(1) Identificato come Galeazzo Castiglioni (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 429), tuttavia l'inizio della carica (1451 febbraio 1) è di poco successivo alla data della missiva.