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171. Francesco Sforza a Tommaso Tebaldi da Bologna 1451 gennaio 31 Lodi

Francesco Sforza ordina a Tommaso Tebaldi da Bologna, commissario di Como, di imporre a Georgio, detto Cavagna, e a Giorgio Mazza che desermino dicta corobiessa et desistano da exercirla e inoltre che uno dei due si porti dal duca.

Thome Tebaldo de Bononia, comissario Cumarum.
Pare, segondo siamo informati, che Georgio, dicto Cavagna, et Geogio (a) Maza da Varena siano intrati in possessione della corobiessa del lacho de Como et l'à exercitato de presente, dela qual cosa se grava il nobile Antonio Porro, nostro capitaneo del lacho, dicendo che la iurisdictione della dicta corobiessa pertende a luy et a luy specta exercirla. Pertanto volimo debbi commandare alli supradicti Georgii che desermino dicta corobiessa et desistano da exercirla et uno de loro vengha qui da noy, aci possiamo intendere et decidere questo facto. Laude, ultimo ianuarii MCCCCLI.
Iohannes.


(a) Così in A.