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1722. Francesco Sforza a Bartolomeo da Correggio e a Gracino da Pescarolo 1451 settembre 29 Lodi

Francesco Sforza ordina a Bartolomeo da Correggio e a Gracino da Pescarolo di occuparsi dei bisogni del fratello Giovanni e della sua famiglia, dovessero pur provvedere del loro.

[ 342v*] Domini Bartolameo de Corigia et Gracino de Pescharolo.
Respondendo a quanto ne scriviti, che non haveti modo de potere supplere ale spesse necesarie per lo venire de Zohanne, nostro fratello, quale è venuto lì, perhò che tute le intrate de quella cità sono asignate, et cetera, dicimo debiati per ogni modo et via provedere che al prefato Zohanne non manchi nessuna cossa per lo sovo vivere et dela fameglia sua, secondo havemo ordinato, et de questo debiati interdervi cum li Magistri nostri dele intrate, li qualle ve darano el modo haveriti ad servare cercha questo. Sichè voliati pigliare quello partito ve parre, se ben dovestivo provederli del vostro, purché nuy non habiamo cassone de farre altra replichatione per questo facto, che, quando ne fosse necesario fa farla, ne serissimo ma contenti. Laude, die xxviiii septembris 1451.
Cichus.