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1730. Francesco Sforza a Isnardo Malaspina 1451 settembre 30 Lodi

Francesco Sforza assicura Isnardo Malaspina che manderà un'ambasceria ai signori di Monferrato per ottenere la restituzione di quanto gli è stato rubato dai monferrini. Aggiunge che gli manda la licenza per le biade richieste.

[ 344r*] Ysnardo Malaspine.
Havimo intiso quanto ne havite scrito et etiam intiso quanto ne ha dicto el spectabile domino Iohanne dala Noce circha li facti vostri; unde respondendo vi dicimo, per rispecto ala robaria vi è stata facta per le gente de quelli signore de Monferà, che mandarimo uno deli nostri ali prefacti signore cum ambasata che, se crediamo farano restituire la roba loro al'homini vostri et cussì li bestiami et satisfarli deli danni a lor facti per le gente loro. Et non dubitati che nostra intentione è che siate conservato e reguardati, né consentiremo, per alcuno modo, alcuno vostro rincresimento, como se vederà per effecto deli avisamenti ne facti. Vi ringraciamo asay, rendendosi certi che, non hamati meno el bene et honore nostro che noy proprii, et questa non è cossa nova a noy, confortandovi non vi rincrescha in lo advenire fare il simile. La licencia dele biave per lo fornimento dele vostre litere vi la mandiamo, intentionati che non vi manchi né questo né altro favore a noy possibile, como effectualmente vederiti. Altre richeste a noy facte per vostra parte per lo prenominato domino Iohanne provedirimo in modo che meritamente haveriti ad restare contento dela fede et devotione havete a noy e stato nostro, dela qual ne ha tanto dicto esso domino Iohanni, che non ne pare se gli potesse adiungere. Per mò non vi scrivimo altro, perché ne pare gli siano necessarii altri meriti che de carca, ali qualli satisfaremo in lo advenire cum grato animo. Data Laude, die ultimo septembris 1451.
Cichus.