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1746. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1451 ottobre 3 Lodi

Francesco Sforza ordina al Regolatore e ai Maestri delle entrate che venga data l'assegnazione fatta a maestro Benedetto, in modo che non abbia più motivo di recare molestia né a lui né alla duchessa.

Regulatori et Magistris intratarum.
Hozimay ce pareria tempo che spazaste lo egregio magistro Benedecto in modo che né a noy né a madona Biancha havesse più cagione de dare molestia, al quale non sappimo dare se non ragione. Et pertanto ve dicimo et caricamo che, siande bona l'assignacione a luy facta et exigibile, gli la faciati conseguire senza veruna exceptione et, casu che per più celere expedictione sua, vi (a) paresse fare altra expedictione, fatila in modo che per una via o per un'altra consequischa el dovere, né più sopra ciò vogliati aspectare nostre lettere, che ne saria molesto. Ulterius, perché li denari delle dicte assignacione participano del tempo inanti venessimo in Lombardia et anti havessimo el dominio de Mediolano, non volimo che gli ne sia retenuto capsoldo alchuno, et ita ordinato che non gli sia tolto et provedeti al suo spazamento cum più presteza possibile. Laude, iii octobris 1451.
Cichus.


(a) vi in interlinea su gli depennato.