Registro n. 4 precedente | 1887 di 1893 | successivo

1887. Francesco Sforza al Regolatore delle entrate 1451 ottobre 23 Piacenza

Francesco Sforza vuole che il Regolatore delle entrate ducali contatti i membri del Consiglio di giustizia in merito alla causa fra Antonio Preottone e i suoi avversari; il duca, particolarmente grato a detto Antonio, non vuole però, chs si vada per questo contro giustizia. Tutto, comunque, si deve svolgere in segreto.

[ 379r*] Regulatori intratarum nostrarum.
Te mandiamo le allegate nostre littere credentiale in tua persona et volemo che secretamente te transferischi dali spectabili n[ostri] consiglieri de iustitia et ad loro et a cadauno de loro per no[st]ra parte dighi, cum quella più instantia et bono modo saperai, como novamente noy li havemo scripto littere sopra la terminatione dela causa denante a loro vertente, overo che vertire se possi, infra misser Antonio Preottono, nostro citadino de Pavia, per una parte, et li soy adversarii inibi nominati per l'altra; et che noy haveriamo molto caro potere fare cosa grata ad lo dicto misser Antonio, da cuy havemo recevuti et recevemo beneficii pur assay in li facti nostri, et confortarli instantissimamente quanto favore a loro sia possibile exponere al predicto messer Antonio, non deviando però enormiter dala iusticia et honestà, gli lo vogliano et debano fare et impendere, como se la causa fosse (a) nostra propria, et in ciò faray non sia fallo o negligentia. Poy vogliamo servi appresso de ti queste nostre littere, non le monstrando ad persona del mondo, et anche recordando ad loro tengano questa cosa secreta et se debbano studiare et exequire questa nostra intentione. Data Placentie, die xxiii octobris 1451.
Cichus.


(a) fosse in interlinea.