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30. Francesco Sforza al luogotenente e al referendario di Piacenza [Nicol de Calcaneis] 1451 gennaio 1 Milano

Francesco Sforza scrive al luogotenente e al referendario di Piacenza imputando a quest'ultimo, cui annuncia la giubilazione, l'incapacità di trovare grano. Vuole si rivolga a Bernab Dal Pozzo per avere cento moggia di frumento.

Locuntenenti et referendario Placentie (1).
Havimo inteso per la littera da ti, referendario, che tu non puoi rechatare quello grano del qualle te havimo scripto cum tanta instantia per dare ale nostre gente, el che asay ne rincresce et non sapemo a chi imputarlo se non a tua grande negligentia. Ma, sia como se voglia, attento el bisogno nostro, volimo che vui dui habiate quello Bernab da Pozo, del qual tu, referendario, ne scrive, et curate cum bono et honesto modo havere da lui quella cento moza de formento, facendoli assignacione bona del pretio sule intrate nostre lì. Et in questo usate ogni industria et ingenio, perché se habia. Data Mediolani, primo ianuarii 1451.
Post datum. A nuy pare, per dirte el vero, che tu te intendi poco de exercire quello officio et, accadendo pur de fare lì dele cose importante al facto nostro, ne bisognaria homo che sapese et volese fare, siché, non apparendo altro, gli proveremo d'un altro et fin da m gli avemo proveduto. Data ut supra. Et questa parte de sotto dicemo a ti, referendario.
Cichus.


(1) Identificato come Nicol de Calcaneis (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 491).