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302. Francesco Sforza al podestà di Piacenza 1451 febbraio 13 Lodi

Francesco Sforza vuole che il podestà di Piacenza indaghi i motivi per cui quei borghi dell'episcopato piacentino che prima pagavano il loro contributo per Seriano a Beltramino attualmente rifiutano di farlo.

[ 78v] Potestati Placentie (1).
Intendiamo essere alcune ville nel terreno et episcopato della cità nostra de Piasenza quale sonno solite et consuete contribuire ad loco de Seriano ad quello gentile homo decto Beltramino et al presente non volgliono contribuire et ci renonzano fare, de che epso gentile homo s'è querelato et noi vorramo la ragione havesse luoco ad ognuno. Et, per intendere questo, volemo habbi piena informatione de questo facto et advisarane subbito (a) (b), acci sappiamo quanto ragionevolmente se debbia fare in ci . Laude, xiii februarii 1451.
Facinus.


(a) Così in A.
(b) Segue Et per intendere questo depennato.

(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 489, dal 1451 agosto).