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428. Francesco Sforza a Raffaele Pugnelli 1451 marzo 12 Milano

Francesco Sforza rimprovera Raffaele Pugnelli perché fa esattamente il contrario di quanto ordinato, come avvenuto nel caso dei provisionati: anziché alloggiarli all'interno di Piacenza, li ha sistemati all'esterno, dove si sono messi a rubare. Gli impone pertanto di riportarli dentro la città e motivare il suo comportamento.

Raphael Pugnello.
Tu non ni satisfay may in cosa alcuna che ti committiamo et ongni cosa fai per lo contrario nì ci rispondi a proposito ad cosa che te scriviamo. Et questo è, inter alia, che nuy t'abiamo commesso et ordinato che tu alogiassi quisti nostri provisionati in Piasenza in la cità et tu li hay alogiati de fora, chi in qua, chi in là, et non hè niuno c'habia stantia ferma, immo non sanno dove stare et per questa casione a loro gl'è forza andare a damnegiare et robare li nostri homini et subditi, che per certo, Raphaelo, ne maravigliamo molto de questi modi che tu teni e non sapiamo inmaginare per quale casione tu non facii quello che nui te committimo. Il perché volimo et ti commandiamo che, rimossa ogni exceptione, tu alogi tutti li dicti provisionati dentro da Piasenza, come per tante nostre te havimo scripto, et che non bisongne te ne scrivimo più, perché li dicti provisionati non habia più casione de robare li nostri homini, avisandote comme tu haveray facto et come haveray alogiati li dicti provisionati et dela casio per la quale tu non hay facto fin qui como era la volontà nostra. Data Mediolani, xii martii 1451.
Cichus.