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537. Francesco Sforza a Federico da Urbino 1451 aprile 6 Milano

Francesco Sforza si felicita con Federico da Urbino per il ricupero della sua salute.

Domini Federico Urbini, et cetera.
È gionto qui da noy Piero Archangelo, vostro canzellero, dal quale havemo inteso quanto ne ha exposto per vostra parte et del bono stato et convalesentia dela signoria vostra, del che havimo recevuto singlare contentamente et consolacione, intendendo al facto dela signoria vostra non essere più periclo veruno et che in brevi sarà in pristina valitudine, senza manchamento del'ochio, né de cosa veruna. Ad che non dicemo altro se non che vorissimo volenteri che per sangue se fosse potuto remediare al caso dela signoria vostra, che non fosse occorso, perché la certificamo gli haveriamo messo et metteriamo de nostro proprio. Bem confortamo la signoria vostra ad volere attendere ad restaurarse in pristina convalesentia et del facto suo stare de bona voglia, perché tanto havemo ad cuore li facti della signoria vostra quanto li nostri proprii, como più largamente la signoria vostra intenderà per littere d'esso Piero Archangelo, al quale havimo dicto integramente lo animo et voluntà nostra. Mediolani, vi aprilis 1451.
Cichus.