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682. Francesco Sforza a Donato Mandelli 1451 maggio 3 Milano

Francesco Sforza vuole che Donato Mandelli mostri umana comprensione con i massari di Franchino Caimi, cortigiano ducale, e non li costringa ai dovuti pagamenti se non dopo il raccolto.

[ 158v] Donato de Mandello, in loco Limidi.
Per compiacere a Franchino Caymo, nostro cortesano, quale ne ha facto exponere che gli soy massari quali stano in quello loco de Limidi sonno molto desfacti et povere al presente per li grandi danni hanno pattito ali tempi passati, siamo contenti gli usi humanitate verso loro et in li carichi occorrenti a quello loco al presente non gli faci novitate alchuna per finché habbiano recolto la prima messone, avisandote che alhora serimo contenti li astrenzi a farli paghare de tutto quanto sarano debitori per essi carichi. Mediolani, iii maii 1451.
In questo vogli fare ogni opera te sia possibile per servare et fare questo commodo al dicto Franchino.
Cichus.