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779. Francesco Sforza al castellano di Cassano d'Adda 1451 maggio 20 Milano

Francesco Sforza dice al castellano di Cassano d'Adda di accordarsi con Giorgio Aliprandi e Battista Dal Monte Monaco per avere fanti buoni che siano fidati e pratici, ma gli vieta di prenderli da Melzo, perché se altro se innovasse, tu te trovi ben fornito de fancti.

Castellano Cassani.
Respondendo ad quanto tu hay scripto circha li fanti da Melzo che dice voristi togliere, dicemo che nuy se maravigliamo molto de ti che ogni dì et ogni hora tu sey ad questo et ogimay che in tanto tempo non te sey fornito de fanti, havendogli havuta tanta commodità, como hay havuta. Ma, como se sia, te dicimo che nuy non volimo per modo alcuno che tu togli li dicti fancti da Melzo, ma vedi de intenderti qui cum Zorzo Aliprando et Baptista Dal Monte Monaco et che tu habbi delli fanti boni de questo nostro paese, overo da casa toa et dalla Marcha et che sopra tutto siano fidati et pratichi, como say che vogliono essere et perché te possi fidare de loro et non habbi caxone de essere inganato, advisandote che al facto del tuo pagamento nuy providerimo che tu l'haveray alli tempi debiti et ordinati, siché te ne poray valere et tenere li dicti fanti. Questo vogli vedere et fare exequire prestissimo, perché se altro se innovasse tu te trovi ben fornito de fancti et non habbi casone dubitare; et cussì vedi de fornirte de ogni altra cosa necessaria adesso che gli ha el tempo, perché de formento, bombarde et polvere tu sey ben fornito. Siché in questo non ponere indutio nì dimora alcuna. Mediolani, xx maii l45l.
Cichus.