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847. Francesco Sforza a Giorgio Del Maino 1451 maggio 28 Milano

Francesco Sforza vuole che Giorgio Del Maino e il commissario di Parma indaghino accortamente quanti famigli sono rimasti, dopo la fuga di alcuni di loro, al connestabile Francesco da Bologna, cui ha facto assay bono spazamento de denari.

Domino Georgio de Mayno et commissario Parme.
Havimo facto assay bono spazamento de denari et de panno al strenuo Francesco da Bologna, nostre conestabile, et fattogli dare el panno qua gli havimo facto lo assigno de denaro là, como scripsimo ali dì passati a voy messer Giorgio; ma perché poy siamo informati che molti delli soi famigli et compagni sono fugiti, volimo che gli diati bone parole cum speranza etiam de havere li denari, ma non volimo però che effectualiter gli coreno li denari fin a tanto che non siamo avisati da vuy quanti deli soi gli sonno remasti. Vedereti aduncha, intendendove prima con Lanzilotto da Figino et cum participacione soa de informarvi cum bona diligentia quanti ne sono remasi; et de quanto trovareti subito ce avisareti, tenendo in questo mezo cum bone parole in tempo el dicto Francesco como havimo dicto, facendo in modo etiam che esso Francesco non se acorgia de tale investigacione. Mediolani, xxviii maii 1451.
Cichus.