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866. Francesco Sforza a Luchina Dal Verme 1451 giugno 1 Milano

Francesco Sforza scrive a Luchina Dal Verme di volere rendere spedita giustizia all'uomo d'arme ducale Giovanni Turco in modo da rendere el dovero al predetto uomo d'arme, ignorando la falsa scusa allegata da Francesco da Vicenza.

[ 193v] Domine Luchine de Verme.
Inteso quanto ne scrivi la vostra magnificencia dela excusacione fa Francisco da Vincenza in non volere satisfare et rendere el dovero ad Iohanne Turcho, nostro homo d'arme, per quella segurtà fece esso Francisco delli ducento ducati per uno pregione, allegando che noy ad instantia de domino Iacombantonio Marcello liberassimo el pregione et similiter la securtate, dicimo respondendo alle vostre che non se recordiamo havere facto tale liberacione, né è verisimile perché da poy questo che dice esso Francisco siamo chiariti che esso Francisco volse dare uno cavallo de grande precio ad Forlano, patre fo del dicto Turcho osia a Stangelino, per parte della satisfacione della promessa e securtate. Siché a noy pare et confortiamove che vogliati fare ragione summaria al dicto Iohanne Turcho, como per altre nostre havimo scripto alla magnificencia vostra et quando pur Francisco se agravasse de ciò et volesse allegare altro in contrario, potrà venire qua ad farce chiari de quanto luy dice et allega et noy attenderimo quanto havemmo promisso se cossì se trovarà como luy dice essere. Ma se maravigliamo che esso Francisco non habia may negato el dovero al Forlano et mo' lo volia negare a suo figliolo. Mediolani, primo iunii 1451.
Cichus.