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953. Francesco Sforza al podestà del territorio di Varese 1451 giugno 10 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà del territorio di Varese di accertare la verità circa la totalità della adesione di tutti i membri della comunità del luogo di San Francesco all'invio di una lettera al papa per la concessione del convento e della chiesa del luogo ai frati de sancto Francisco della observantia, totalità che il guardiano di detto luogo contesta.

Potestati terre burgi Varexii.
È stato qui da noy el venerabile guardiano del loco de Sancto Francisco de quella nostra terra, il quale ne dice como la sanctità del nostro signore el papa ha concesso lo convento e chiesia del dicto loco de Sancto Francisco alli religiosi et frate de Sancto Francisco della observantia. Et questo pare sia stato per una littera quale se dice essere stata facta in nome de quella nostra comunità, narrando como quella nostra comunità è contenta che in dicto convento de Santo Francisco gli vegna ad stare et habitare li dicti frati de observantia de Sancto Francisco; la quale littera dice, dicto guardiano, non essere stata facta de voluntate de tutta quella nostra comunità et ne ha dato una lista dove sono annotati de molti homini de quella nostra terra segondo luy ne dice, li qualli non hanno voluto né vogliono consentire che dicti frati de observantia vengano a stare in lo dicto convento de Sancto Francisco. Anzi li dicti annotati in essa lista dicono non havere consentito alla dicta littera et che non vogliono per niente che se muveno li frati conventuali de quella nostra terra et maxime, portandosse loro bene, honeste et laudabimente como fano et officiando dicta ecclesia alle ore ordinarie, segondo ad noy è referito. Et perché [ 213r] scandalo né inconveniente habia a seguire per questa cagione, volimo et cossì per la presente te committimo et ordinamo che te debi de ciò diligentemente informarte se dicti, che sono annotati in la inclusa lista, hanno consentito ad dicta littera scripta alla sanctità de nostro signore el papa o non, et trovando tu che sia cossì como dice dicto guardiano, volimo gli debi fare sigillare et fornire la littera che dicto guardiano te darà in revocatione della prima littera scripta. Et cossì trovando tu che sia el contrario de questo, te scrivimo vogli advisarne chiaramente como è passata et como passa questo facto et fa che de tutto pontaliter noy siamo avisati da ti et voglie advisarne della veritate. Mediolani, x iunii 1451.
Cichus.