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148. Francesco Sforza al luogotenente di Alessandria 1451 luglio 12 Cremona.

Francesco Sforza ribadisce al luogotenente di Alessandria di attenenrsi alle conclusioni avute con gli ambasciatori del marchese, purchè anche dall'opposta parte si osservi quanto concordato. Gli uomini di Annono vogliono murare il loro territorio: contribuisca a tale spesa "qualunca ha beni sul territorio".

Locuntenenti Alexandrie.
Havemo recevuto una vostra responsiva ala nostra data a vii del presente, ala quale non accade altra resposta, perchè da poi in qua, essendo da vui avisati dele conclusione facte et havute con li ambassatori del'illustre signor marchese circa el levare l'offese et removere li soldati del'una parte et del'altra, ve havemo scripto, a compimento de quello haviti a seguire, cioè che dal canto nostro debiati exequire le dicte conclusione, facendo loro el simile dal canto suo, et a quelle ce refferiamo. La copia della lettera de misser Rafaelo Adorno havemo inteso et circa de ciò non dicemo altro, se non che haveti facto bene a mandarcela. Cremone, xii iulii 1451.
Cichus.
Et perchè inteniamo che li dicti homini de Annono hanno deliberato fare murare la torra, che saria laudabile cosa, me pare, et cossì ve carricamo, vogliati provedere che qualunca ha beni sul territorio de Annono contribuissa ala spesa predicta, como è conveniente. Data ut supra. Cichus.