Registro n. 5 precedente | 16 di 250 | successivo

16. Francesco Sforza al Commissario di Como 1451 giugno 13 Milano.

Francesco Sforza informa il Commissario di Como che manderà lì frate Giorgio da Lodi, dei frati minori, per ridare un po' di concordia alla gente. lo aiuti e faccia in modo che non sorgano problemi di ordine pubblico, il che sarebbe esattamente l'opposto di quello che il duca vuole conseguire , cioè, "che ogni persona atenda ad ben vivere"

Commissario Cummarum.
De nostra voluntade et licentia vinirà lì el venerabile homo fra' Georgio da Lode del ordine de frati minori, quale è predicatore et valente homo et de bona conscientia, perché ha inteso che in alcuny lochi de quello nostro laco gli sonno de quelli che hanno mala voluntate tra loro, et chi per parte et chi per altra casone; et havendo nuy ad charo che ogni persona staga bene l'una con l'altra et che attendano ad ben vivere et stare unitamente tutti insieme, como degono fare li boni vicini, pertanto volimo che tu debbie dare al dicto frate Georgio ogni adiuto et favore te parerà expediente perché questa cosa se metta ad effecto. Et si besognarà congregare più uno comune che un altro, vogli farlo ma habbi bona et grande advertentia et dilligentia che, facendose dicta congregatione, non potesse né vinisse per modo alcuno nocere al stato nostro, perché questo che nuy facimo se fa solamente per pacificare l'uno con l'altro li homini de quello (a) lacho et che stagano uniti insieme et che ogni persona atenda ad ben vivere. Sichè vogli et sforzate intendere molto bene quello che tu haveray ad fare in questo facto ad ciò che nuy non ne fossimo inganaty. Mediolani, xiii iunii 1451.
Iohannes.


(a) Segue loco depennato.