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10. Francesco Sforza al podestà di Fiorenzuola d'Arda [Simone Benedetti da Pesaro] 1451 giugno 10 Milano

Poiché corre voce che i fratelli Giacomo e Giovanni Antonio intendono fuggire, Francesco Sforza ordina al podestà di Fiorenzuola d'Arda di far consegnare al famiglio ducale Marchetto Marliani le loro robe, cavalli e armature. Nel caso fossero disposti a fornire una garanzia di duecento ducati, si restituisca loro tutto, a eccezione di due dei migliori cavalli che ebbero da Carlo Gonzaga per Francesco Della Capra.

[ 9r] Potestati Florenzole (1).
Havimo havuta bona informatione che Iacomino et Zohanne Antonio, fradelli da Colongno, stanno cum l'animo suspeso et fanno vista de voler fugire. Pertanto volimo et te commandiamo strictamente che tu faci consignare tutte le loro robbe et cavalli et armadure in le mano et guardia de Marchetto de Mariano, nostro famiglio et portatore de questa, quale vene informato della mente nostra circha de ciò ma cum questa conditione: se daranno bona sigurtade de ducento ducati de non fuzire et de non acozarse cum persona quale sia contra el stato nostro, in quello caso gli debbi restituire tutte le sue cose, quale gli havisti tolte, salvo che omnino volimo che gli togli duy degli megliori cavally habbiano quali gli foreno dati da miser Carlo (2) per Francesco Capra. Data Mediolani, die x iunii 1451.
Li qualy predicti cavalli volimo gli faci asignare in mano del dicto Marchetto, nostro famiglio. Data ut supra.
Cichus.


(1) Identificato come Simone Benedetti da Pesaro (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 504).
(2) Carlo Gonzaga.