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9. Francesco Sforza al podestà di Novara [Giacomo Scrovegni da Padova] 1451 giugno 10 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà di Novara di chiamare davanti a sé Martino Nibbia, cancelliere di Carlo Gonzaga, e di togliergli il cavallo che ricevette dal suo signore. Del pari vuole che indaghi se in quel territorio vi è qualcosa che fu di messer Carlo o della sua gente: in caso affermativo riponga tutto in un luogo sicuro.

Potestati Novarie (1).
Volemo et cussì te commandiamo habbi alla presentia tua Martino da Nibia, canzellero de miser Karlo (2), al quale toglirai el cavallo ch'el ha, quale gli fece dare esso miser Karllo. Et cussì volemo che cum bona diligentia intende se in quella terra gli fosse alcuna cossa de meser Karlo o della sua gente, le quale tuto cosse sianno reposte in locho seguro, et poy ne avisaray de quanto haveray facto circha de ciò. Data Mediolani, die x iunii 1451.
Cichus.


(1) Identificato come Giacomo Scrovegni da Padova (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 292).
(2) Carlo Gonzaga.