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1022. Francesco Sforza a Pierino di Lugo (1451 ottobre 11 Belgioioso).

Francesco Sforza chiede a Pierino di Lugo di insistere con Gentile da Leonessa perché sia restituito quanto tolto a Francesco da Calvenzano da Stefano Schiavo e da due della compagnia di Rizo da Tarant, connestabile veneziano, pretendendo per loro una esemplare punizione.

Petrino de Lugo.
Tu sey informato dela robbaria facta in questi dì presso Milano, quatro miglia, a Francesco da Calvenzano, nostro citadino et mercadante milanese, per Stefano Schiavo et da duy altri de Rizo da Tarant, connestabile dela signoria de Venesia, perché tu sey stato dal magnifico Guido Rangono per questa casone. Et perché scrivemo de questa materia al proveditore dela prefata signoria et al magnifico Gentile, et etiandio Andrea, fratello d'esso Francesco, vene de là, te comettiamo et volimo che intendente cum esso Andrea vadi seco dal prefato proveditore et Gentile et presentandoli la littera nostra quale contene credenza in toa persona, faci a nome nostro ogni opera et instancia expediente per la restitucione del cavallo, dinari et robbe tolte al dicto Francesco et etiamdio per la punicione di malfactori aciò siano exempio ad altri de non comettere più simile robbarie, mettendo in questo ogni (a) studio et dilligencia toa et facendo in modo che omnino la dicta restitucione se facia, perché non ne porressi fare maior piacere de questo. Data ut supra.
Iohannes.

(a) Segue dubio depennato.