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1065. Francesco Sforza a Filippo d'Ancona 1451 ottobre 13 Belgioioso.

Francesco Sforza comunica a Filippo d'Ancona che dei sedici buoi portati da un mercante ne sono stati scelti da Stefano sette; altrettanto vuole si faccia in seguito su indicazione di detto Stefano in modo da avere solo dei buoi buoni. Lo informa di aver scritto a Giacomo da Camerino per avere i denari per il cariaggio. Infine il duca ha scritto al capitano della Martesana perché individui i ladri della lettera che gli portava un trombettiere.

Filippo de Anchona.
Havimo havuto la tua lettera de dece del presente, quale intesa te respondimo. Primo, ala parte deli 16 bovi ha conducto quello merchadante et deli septe ha electo Sthefano per nuy ch'el ne piace, cussì volimo faci per l'advinire che deli bovi condurà togli solamente quelli siano boni et electi, como te conscigliarà el dicto Sthefano, perché nuy non volimo robba trista, como te havimo dicto ad bocha. Cercha al facto delli dinari del caregio da Cremona, havimo inteso quello ne scrivi et quello scrive ad ti Iacomo de Camerino, al quale [ 252v] havimo scripto per modo non dubitamo farrà che ne haveray dinari; cussì tu lo solicitaray cum qualche lettera et ad Cremona et altrove, tanto che se ne habiano dinary. Del'acto facto al trombettino quale mandave nella pieve de Inzino, della robba et lettera gle sonno tolte, havimo havuto despiacere et havimo facto refare la lettera ala pieve de Incino, quale te mandiamo alligata, siché la porray mandare. Cussì scrivemo ad miser Petro Paulo per l'alligata in modo vederà de trovare quilli hanno robato lo dicto trombettino siché'l porrà andare ad solicitare el facto suo. Delle carre han mandate ad Cassano et del facto del feno del prevosto de San Zorzo imPalazo et del facto de Antonio de Iacoello et del fratello, restamo advisati et aspectamo sentir (a) quello sia sequito più olltra. Data Belzoyosii, die xiii octobris 1451.
Iohannes.

(a) sentir in interlinea.