Registro n. 6 precedente | 1145 di 1271 | successivo

1145. Francesco Sforza a Boschino da Angera 1451 ottobre 22 Piacenza.

Francesco Sforza informa Boschino da Angera dei furti e delle azioni compiuti a Comazzo dai provvisionati, come apprenderà anche dalla lettera del luogotenente di Lodi. Vuole che detti provvisionati vengano rinchiusi nella rocca di Cassano e ne punisca esemplarmente uno di loro. Attribuisce i comportamenti di tali uomini alla sua negligenza.

[ 270r] Buschino da Angleria.(a)
Vederay per la littera inclusa de ser Ventura, nostro locotenente in Lodi, quanto per esse ne scrive dele robarie corse et mal deportamenti che hanno facto et fanno ala iornata li nostri provisionati stanno ad Comazo, dela qual cosa per certo ne havemo havuto tanto despiacere quanto de veruna altra cosa havessemo potuto sentire, et per certo desideramo pur grandemente de castigare uno de costoro per modo che sianno exempio ad li altri. Pertanto volimo (b), intendendoti con el prefato ser Ventura, con omni toa cura, diligencia et solicitudine, tegny modo et via de havere quisti malfactori et meterli in la rocha de Cassano, et fare restituire tucto quello hanno robbato a chi l'hanno robbato fino ad uno puntal de stringa, avisandone prima che relassi niuno de loro de quanto haveray seguito perché certo ne siamo deliberati castigarne uno. Et similiter ne avisaray che seranno quilli haveray presi, providendo in modo che, per l'avenire, non se faza più simili excesi altramente l'imputaremo a ti, perché tucti quisti excessi occorano per toa casone, per non metergli quilli ordini et diligencia che doveresti. Fa' adoncha, senza che te scrivamo più, in modo che per l'avenire non sentiamo più simili querelle. Placentie, xxii octobris 1451.
Dupplicata Cremone, xxviii octobris 1451.
Cichus.

(a) Precede Foschino de Attendolis depennato.
(b) Segue che depennato.