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129. Francesco Sforza a Colella da Napoli 1451 luglio 3 Cremona

Francesco Sforza ordina a Colella da Napoli di far restituire quanto i suoi hanno portato via nella scorreria fatta nel possedimento di Luchina Dal Verme denominato Monte Frae. Se avvenne per non esserte facto il debito doveva ricorrere alla stessa Luchina, che avrebbe provveduto.

[ 38r] Colelle de Neapoli.
La magnifica madonna Luchina (1) ha mandato da nuy ad condolerse che de questi dì li toy andarono ad correre ad una soa villa chiamata Monte Frae et pare ferisseno uno suo homo ad morte et menasseno via certo bestiame et altre cose della dicta villa, del che assay ce maravigliamo et dolemoce comporti alli toy facia (a) tale deshonestade et inconvenienti né possiamo sapere dove sia proceduta la casone, il perché haverissimo caro ce ne avisassi. Et nondimeno, quando procedesse per non esserte facto il debito o veramente per altra casone, doveresti fare recorso alla prefata madonna Luchina et domandare honestamente el debito tuo senza farte de facto raxone da per ti, che, non dubitiamo, provederia opportune ad tucto. Volimo adoncha faci restituire imediate tutto quello et le bestie et cadauna altra cosa alli dicti homini senza expesa alcuna et manchamento et ultra de ciò perché, como say, te dicissimo non era de nostra intentione che alla predicta villa se desse al presente alcuno impacio, maxime perché sentimo se teneva per el conte Luyse (2), nel tempo passò de questa vita, la recolenda memoria del duca passato, però non li daray molestia alcuna et non manchi. Data Cremone, iii iulii 1451.
Andreas Fulginatus.


(a) Così in A.

(1) Luchina Dal Verme.
(2) Luigi Dal Verme.