Registro n. 6 precedente | 133 di 1271 | successivo

133. Francesco Sforza a Corrado da Fogliano 1451 giugno 3 Cremona

Francesco Sforza scrive a Corrado da Fogliano che tre suoi famigli hanno rubato della biada a Giacomo da Rivalta, padre di Ettore, cameriere ducale. Esige che li prenda e imprigioni, non liberandoli se non quando avranno soddisfatto Giacomo in tutto.

Magnifico Corado de Fogliano.
Tri toy famegli, l'uno chiamato Cicho, l'altro Francesco et l'altro Gherso, che sono allogiati ad Manrego, hano robato certa quantità de biava ad Iacomo da Rivalta, patre de Hectore, nostro camorero. Per la qual cosa volemo, recevuta questa, tu li debbie fare pigliare et cazare in presone et non li fare relaxare per fino a tanto che habiano contentato et satisfacto dicto Iacomo de tucta la biava gli hanno tolta. Et questo vogli fare in ogne modo et, se tu non lo faray, te advisamo che mandaremo poy lì uno delli nostri ad fare pigliare, che li intervenirà pegio che se li farà pigliare ti stesso. Data Cremone, die iii iunii 1451.
Cichus.