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188. Francesco Sforza ai comuni e agli uomini di Casalnoceto, Volpedo e Viguzzolo e a Scalabrino e Alberigo da Locarno 1451 luglio 12 Cremona

Francesco Sforza informa il comune e gli uomini di Casalnoceto che fino al giorno della sua permanenza devono pagare al famigliare d'arme Isnardo Ponzone, che verrà trasferito altrove, gli arretrati per strame, legna, grano e ogni altra cosa. Scrive anche ad altri destinatari riguardo a questioni simili.

Comuni et hominibus Casalis dela Noxetta.
Perché havimo ordinato che Isnardo Ponzone, nostro famiglio d'arme, alogiato là, se debbia levare da lì et andare ad lozare altrove, secundo li ordinarà Lodovico da Bologna, nostro commissario sopra quelli alozamenti, vi commandiamo che al prenominato Isnardo debbiati dare et respondere integramente di quanto resta ad havere da voi per casone de strame, legne, grano et ogni altra cosa da quello dì che se partirà indireto, siché non resta ad havere cosa alcuna da voy. Et ita che poi noi non vi habiamo ad scrivere più per questa casone et in questo fati non intervenga manchamento alchuno. Cremone, xii iulii 1451.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit infrascriptis pro infrascriptis, et cetera:
communi et hominibus Ulpeculi pro Scaramucia dal Basancto,
Scalabrino et Albericho da Locarno, homeni d'arme,
communi et hominibus Vigazoli pro sociis Ferraguti et Comino de Gemme.