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524. Francesco Sforza a Giberto da Correggio 1451 agosto 20 Lodi

Francesco Sforza scrive a Giberto da Correggio di restituire la roba tolta a Bartolomeo da San Martino, amico di Pietro Maria Rossi: questi, inseguito a cavallo da due saccomanni, quando fu sul luogo di Brescello fu da loro derubato, spogliato e gravemente ferito. Lo esorta, poi, a punire esemplarmente i colpevoli.

Domino Giberto de Corigia.
Hace facto querella el magnifico Petromaria che li dì passati per duy sacomani fu robbato, spogliato et gravemente ferito uno Bartholomeo da Sancto Martino, suo amico, sul territorio vostro de Bersello, et quelli tali sacomani essere stati portanti per duy citadini de Parma in croppe delli cavalli suoy, seguitando dicto Bartholomeo perfin lo adiunserno al loco dove fecerno il male, et tucto questo essere stato facto per suo despecto et perché era deli soy. Pertanto vi confortiamo per vostro honore, se haveti voluntate de vicinare et vivere bene et pacificamente con Petromaria, et fare a nuy cosa grata, como credimo, che faciate restituire la robba soa al povero homo et dare tale et sì facta admonitione ali predicti sacomani siano exempli alli altri se guardino da simili errori, altramente ne poteria seguire scandalo, che ce dispiacerebe che fra vuy se pervenisse ad alcuni rincrescimenti. Data Laude, die xx augusti 1451.
Cichus.