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531. Francesco Sforza a Lisa Attendoli 1451 agosto 20 Lodi

Francesco Sforza scrive a Lisa Attendoli che non può accontentarla nella sua richiesta: la condanna fatta dal commissario ducale Giovanni Secco agli uomini di Biandrate per il delitto commesso contro uomini ducali di Novara costituisce il salario dei vicari generali ducali, che altrimenti bisognerebbe paghargli de borsa, cosa non possibile.

[ 124r] Domine Lise de Attendolis.
Havimo recevuto la toa lettera et inteso quello ne scrivi della condempnatione facta per messer Iohanni Secho, nostro commissario, ad li homini de Biandrà per lo delicto per loro commisso contra li homini nostri de Novara, quale condempnatione ne domandi, et cetera; ad che, respondendo, te dicimo che noy voluntera te ne compiaceriamo perché de quelle condempnatione ne facimo puocho caso, ma te advisamo che quella condempnatione è assignata per sallario delli nostri vicarii generali, et al presente non poriamo fare altro, perché se gli tolessimo li denari de quella condempnacione ne bisognaria paghargli de borsa, ad che non havimo modo, como devi sappere. Laude, xx augusti 1451.
Cichus.