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554. Francesco Sforza al priore della Certosa di Pavia 1451 agosto 23 Lodi

Francesco Sforza ordina al priore e ai monaci della Certosa di Pavia di sborsare i trecento ducati, che tocca loro ancora versare, perché è denaro che serve per i balestrieri.

Priori et monacis monasterii Cartusie Papie.
Havevamo assegnati, come sapeti, ali nostri balestreri octo cento ducati, quali devevati sborsare vuy. Et de essi dinari et Tartaglia, quale era deputato sopra ciò, ne ha consequito cinquecento ducati a Milano, deli altri trecento, quali gli errano assignati sopra certi vostri debitori, ne ha havuto solamente circha quatrocento libre e gli altri che restano non pò conseguire. Et perché lo dicto resto n'è molto necessario per li dicti balistreri et non è possibile al dicto Tartaglia attendere a rescoderli, et quando bene attendesse a questo, non gli è possibile attendere a rescoderli, perché è menato per longheze, ne pareria, et cossì ve confortiamo et caricamo, vogliate exborsare lo dicto resto ad esso Tartaglia et poy rescoderlo voy dali vostri debitori. Et in questo non vogliate addurre alcuna difficultà né exceptione acioché li dicti nostri balestreri conseguano lo debito suo et non habbiano casone de expectare che gli seria al tuto impossibile. Ex Laude, xxiii augusti 1451.
Cichus.