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728. Francesco Sforza al podestà di Novara 1451 settembre 15 Lodi

Francesco Sforza ordina al podestà di Novara di far restituire da alcuni suoi famigli ai cinque uomini di Oleggio denari, cavalli, grano e quant'altro è stato rubato.

Potestati Novarie.
Ne hanno cum querella exposto Antonio da Pavarina, Cristoforo Guardella, Iacomino Moschetta, Donato Minossa et Guglielmo Bellino, habitatore dela terra nostra de Ulegio, che havendo essi comparato certo grano, cioè frumento, sicale et miglio a granaglia et conducendolo ala dicta terra de Ulegio per loro uso, forono asaltati per la famiglia toa ala strata et disconzamente batuti da essa toa famiglia et gli forano tolte le borse addosso cum 169r li loro denari et tre cavalle cum el grano et doy de loro pigliati tandem et menati in presone; dela qualcosa, se così è, meravigliamose perché non se devevano batere li subditi nostri in questa forma. Pertanto, essendo così como ne hanno exposto, zioè che conducessono dicto grano non per fraudarne né per mandarlo fora del dominio nostro, imo pur lo conducessoro ad Ulegio per uso loro, volemo et cossì te comettiamo che gli facci restituiri li soy denari, le cavalle cum il grano et ogni robba soa che li fosse tolta, relasando li predicti sonno pigliati liberamente et senza exceptione alcuna, admonendo li toy che de cetero siano costumati et più advertenti per lo avenire. Data Laude, xv septembris 1451.
Cichus.