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73. Francesco Sforza al commissario di Parma [Battista Sabelleschi da Norcia] e a Lancillotto da Figino 1451 giugno 20 Milano

Francesco Sforza ordina al commissario di Parma e a Lancillotto da Figino di pagare a Baldassarre da Treviso, squadrero ducale (di cui falsamente si dice abbia abbandonato i servizi del duca), la tassa dovuta là dove alloggiava prima.

Commissario Parme (1) et Lancilotto de Figino.
Perché messer Baldesaro da Travisi, nostro squadrero, per più suo aconcio et commodità s'è levato del suo logiamento de parmesana et andato ad Rubera et perché lì in parmesana è facto voce che dicto meser Baldesaro è fugito da noy, ve avisamo per la presente et chiarimo che non è fugito da noy, ma ve dicimo del certo che l'è alli nostri servicii più che fosse may. Siché, se alchuno de quelli là dicesseno fosse fugito, certificatogli che non è fugito, anze è alli nostri servicii, como havimo dicto. Et perché ogniuno creda che sia cossì, volimo che li faciati respondere della sua taxa da quello loco dove allogiava prima, como se faceva prima. Et in questo non intervenga fallo alchuno. Mediolani, xx iunii 1451.


(1) Identificato come Battista Sabelleschi da Norcia (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 457).