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836. Francesco Sforza a Giovanni da Milano 1451 settembre 24 Lodi

Francesco Sforza ripete a Giovanni da Milano di volere che a Raffaele Ratti venga restituita ogni cosa del fratello Galeotto e, se necessario, lo si accompagni al di là del Po fino a Tortona.

Iohanni de Mediolano, provisionatorum squadrerio.
Havimo inteso quello ne hay scripto della robb[a] che fo di misser Galeotto reposta in loco sicuro, et quello hay scripto, miser Antonio Longo, del fratello d'esso miser Galeotto, quale è vinuto lì per torre la dicta robba. Per breve risposta adoncha, dicemo che debbi omnino fare restituire ad esso fratello di misser Galeotto le bulze et ogni altra cosa liberamente et senza exceptione alchuna perché è stato davanzo a perdere il fratello senza perdere anchora la robba, caricandote etiamdio che lo facia acompagnare de là da Po et etiamdio fina a Dordona, s'el sarrà de bisongnio acioch'el possa andar siguramente. Data ut supra.
Cichus.