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838. Francesco Sforza al Consiglio segreto [1451] settembre 24 Lodi

Francesco Sforza suggerisce al Consiglio segreto che è opportuno che il capitano di giustizia di Milano sia un forestiero e vuole conoscere il loro parere su Giacomo Roselli d'Arezzo.

[ 193r] Dominis de Conscilio secreto dilectis nostris.
Perché l'officio del Capitaniato de iusticia qual exerciva misser Galiocto Ratto è de quello peso et importantia che sapiti, a noy pare che cum grande maturità et bona deliberatione sia da procedere alla ellectione de uno altro in loco del dicto quondam misser Galiocto, et fra l'altre cose non ne pare debba essere dala patria ma piutosto forestero per schifare el sospecto de parcialitate, odii e amore de parentila che potria piutosto cader in uno dela patria che in uno forestero; et fra molti che ne sono stati recordati molto ne è stato commandato misser Iacomo Roselli d' Arezo che fo vicario de nostro presente potestà de Milano, per homo debene et iusto et de parte (a) apto et idoneo a quello officio. Per la qual cosa volimo che gli fati suso penserio et postea ce avisati dela apparere vostro, ricordandove che questo misse[r] Iacomo alias fo electo al ditto offitio per lo segnore duca passato et mandatily le littere del'offitio, ma non vene per certo movimento de guerra che allora intervenga. Ex Laude, die xxiiii septembris.
Cichus.


(a) apto ripetuto e depennato.