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972. Francesco Sforza al podestà di Ponte Curone 1451 ottobre 6 Lodi.

Francesco Sforza scrive al podestà di Ponte Curone a proposito delle persone mandate lì in confino e annotate nella lista che devono presentarsi da lui ogni giorno, avvisando il duca se qualcuno di loro non comparisse.

[ 232r] Potestati Ponti Curoni.
Havimo ordinato ad Iohanne Cayme, nostro cancellero et commissario in Pizghitone, che debia mandare lì in confini li infrascripti gentilhomini di Zopelli. Pertanto volimo, como serano zonti lì, li togli tutti in scripto a nome per uomo et gli ordini che ogni dì se presentano denanti da ti una volta, et poy subito ne avisi del dì che zonzerano lì et del nome loro. Et cossì volimo che sia toa cura de fare che ogni dì una volta se presentano denanti da ti, como è dicto; e se alcuno de loro falasse, ne avisi incontinenti. Laude, vi octobris 1451.
Iohannes.
Carlo et
Lucha so fratello,
Iohanne Iacomo,
Bernabò et li figlioli, omnes de Zopellis;
Gallasso et
Martino,
Alexio fratello de Carlo,
Hernolfino.