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1061. Francesco Sforza al vicario di Quinzano (1452) settembre 22 apud Lenum.

Francesco Sforza scrive al vicario di Quinzano che non sono arrivati i balestrieri con gli altri uomini. Vuole che comandi loro di mettersi in cammino perche in serata siano al campo. Lo avvisa che gli uomini promessi non sono arrivati; vuole che li metta subito in istrada se fossero ancora lì.

Vicario Quinzani.
Havemo recevuta toa (a) lettera et inteso quanto ne scrivi. Non dicimo altro se non che se mereveliamo non siano venuti li balestreri cum quelli altri nostri. Pertanto volemo che, recevuta questa, li commande che vengano via, siché in questa sira siano qua et non falle. Li homini, che dice ne mandi, anchora non sonno arrivati: te ne advisamo perché se non fossero partiti de là, li mande. Apud Lenum, xxii septembris.
Confortarai quelli nostri homini ad non dubitare deli nimici, perché sonno iti verso Bressa. Data ut supra.
Bonifatius.
Iohannes.

(a) toa in interlinea su vostra depennato.