Registro n. 7 precedente | 1096 di 2129 | successivo

1096. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto (1452 settembre 23 apud Lenum).

Francesco Sforza fa avere a Teseo da Spoleto, cancelliere ducale, 319 lire, come ha ordinato a Giovanni Carlo da Cremona di mandargliele; con quei denari pagherà i marinai e i fanti del galeone in base alla lista inviatagli. Siccome alcuni sono scappati, procuri, con Algelo de Caposilvis, di trovare dei buoni sostituti.

Nobili viro Theseo de Spoleto, cancellario nostro dilecto.
Per lo portatore dele presente lettere tu receverai libra 319, cioè trecentodecenove imperiale, segondo havimo ordinato et scripto a Iohanne Carlo da Cremona che te gli debba mandare, da essere despensati per lo salario de quindece dì alli navaroli et fanti da diffesa del galeone, segondo la lista quale te mandiamo introclusa. Ma perché sentimo esserne fuziti et absentati alcuni delli annotati in essa, volimo che tu gli remetti d'altri che siano beni et sufficienti, et serà bene che per remetterli tu te intendi cum Agnolo da Caposilve, nostro famiglio, quale adiutarà a recatarne de boni. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.
Nota quod lista de qua in superioribus proximis litteris fit mentio registrata (a) est in hoc libro in folio 269.

(a) In A resistrata.