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1224. Francesco Sforza a Lorenzo da Vimercate 1452 ottobre 6 "apud Lenum".

Francesco Sforza scrive a Lorenzo da Vimercate che, qualora le tre "cavallate de frumento" da lui trovate siano state trasportate - come gli è stato detto - con licenza del podestà di Casalbuttano su autorizzazione del duca, lasci che se ne vadano. Diversamente, se risultassero merce di contrabbando, trattenga tutto (cavalli e frumento) e non ne disponga senza permesso ducale.

Laurentio de Vicomercato.
Dilecte noster, havimo veduto quanto ne hai scripto de quelle tre cavallate de frumento hai trovate, quale erano menate da Rossa et che quelli le menavano dicono havere licentia ad bocha dal podestà de Casal Buttano, et cetera. Dicemo che havendo dicti homini licentia nostra in scriptis, o de altri in nome nostro, siamo contenti che li debbe lassare liberamente, ma non havendo altra licentia, meritamente è da presupponere che le sonno produte per contrabando, siché, siando queste, volemo debbi retenerle et non dispensare alchuna cosa né de cavalli né de frumento, senza nostra licentia. Et così te carichamo habi bona advertentia che non ne sia conducto uno granello senza licentia. Apud Lenum, vi octobris 1452.
Christoforus.
Iohannes.