Registro n. 7 precedente | 1247 di 2129 | successivo

1247. Francesco Sforza a Guidino da Cotignola, castellano di Pizzighettone (1452 ottobre 8 "apud Lenum").

Francesco Sforza esprime a Guidino da Cotignola, castellano di Pizzighettone, la sua sorpresa per la riluttanza ad accettare ser Homo da Lugo e tutti i suoi. Gli fa notare che detto Homo è pratico di fortezze e, all'occorrenza, si potrebbe dimostrare utile. Comunque, si intenda con Bertolo e faccia secondo il suo parere.

Nobili dilecto nostro Guidino da Cotignola, castellano arcis nostre Pizeleonis.
Sentiamo che ti non te contenti de retenere lì in quella nostra forteza ser Homo da Lugo, quale de questi dì passati se partì del nostro campo, et perché nuy reputamo el dicto ser Homo et tucti li suoi fratelli et quelli de casa sua per nostri boni et fedeli servitori, ne pareria che non essendoli respecto alcuno per el quale non se devesse acceptare che el volissivo retenere, perché, essendo pratico in queste simile forteze, ve veneria essere caro de haverlo adpresso per omni cosa potesse occorrere. Ma essendoli alcuno respecto per el quale non ve paresse de retenerlo, intendendovi insieme con Berthole, faritene el parere vostro, a ciò che scandalo né inconveniente alcuno non se potesse incorrere. Data ut supra.
Ser Alexander.
Iohannes.