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1374. Francesco Sforza al conte Cristoforo Torelli e a Barnabò Sanseverino 1452 ottobre 22 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza comunica al conte Cristoforo Torelli e a Barnabò Sanseverino di sapere che il conte Giacomo Piccinino è uscito dal campo con alcune squadre diretto a Cignano, forse per impossessarsi di quel territorio. Vuole perciò che stiano pronti, e avvertano gli uomini di Cignano a non perdersi d'animo; quest'ultimi, se necessitassero di aiuto, si rivolgano a loro.

Comiti Christoforo Torello et Bernabovi de Sancto Severeno.
Perché in questa hora siamo advisati ch'el conte Iacomo è cavalcato fora de loro campo cum alcune squadre et adviato verso Cignano, forse per torre quella terra, ve ne advisamo adciò stiate adtenti et previsti, per modo che ad nui non possa fare veruno manchamento. Et cusì ne avisate quelli homini de Cignano, confortandoli ad non dubitarse de niente. Et quando bisognasse cosa veruna, habiano recorso ad vuy che non glie mancharete de adiuto, como nui glie scrivimo ancora per l'alligata, la quale subito glie mandarite, et podendo fare una cosa più che una altra per podere damnificare el dicto conte Iacomo senza vostro mancamento né preiuditio, siamo contenti fazati como ve parerà bisognare, ma sopral tucto guardateve non ve occorra sinixtro, et confortate li predicti homini da Cignano et così li altri circumstanti.Apud Calvisanum, xxii octobris 1452, hora 23.
Bonifatius.
Cichus.
A margine: De custodia fienda ob equitatum comitis Iacobi versus Cignanum.